Un bellissimo e drammatico ritratto dell’America conservatrice e moralista degli Anni Cinquanta riporta sullo schermo tematiche già in parte presenti nel primo graffiante capolavoro di Sam Mendes, American Beauty. La società medio borghese è analizzata sulla base della crisi coniugale tra Frank ed April Wheeler, una giovane coppia residente in Revolutionary Road, che nonostante conduca una vita opprimente e totalmente contraria ai principi culturali e morali di entrambi, non riesce a staccarsi dalla routine e soprattutto non può far nulla per evitare di naufragare negli eventi e nella fine del loro amore.
Archive for aprile 2009
Revolutionary Road
Posted in Recensioni, tagged amore, Cristina Coccia, Kate Winslet, Leonardo di Caprio, Revolutionary Road, Wheeler on 10 aprile 2009| Leave a Comment »
Twilight
Posted in Recensioni, tagged agnello, bella, catherine hardwicke, Cristina Coccia, cullen, dracula, edward cullen, leone, meyer, stephenie meyer, twilight, vampiri, vampirismo on 1 aprile 2009| Leave a Comment »
“E così il leone s’innamorò dell’agnello…” questo avrebbe potuto essere un titolo alternativo per la trasposizione cinematografica del best-seller di Stephenie Meyer diretta da Catherine Hardwicke. Vampiri straordinariamente sublimati, amori adolescenziali e impacciati, assassini che trascendono dai loro impulsi e decidono di controllare i loro desideri per assecondarne altri più puri ed evanescenti, questi sono gli ingredienti di quello che è stato immediatamente marchiato come il film adolescenziale dell’anno.
Gran Torino
Posted in Recensioni, tagged clint eastwood, corea, Cristina Coccia, gran torino, hmong, million dollar baby, thao, walt kovalsky on 1 aprile 2009| 2 Comments »
Per Clint Eastwood si potrebbe affermare che ormai il suo volto rispecchia perfettamente la sua regia e che forse il suo modo di essere è il risultato di tutti i personaggi che ha interpretato nella sua carriera.
Il rigore, la disciplina del suo modo di fare cinema sono solidi come la roccia, scolpiti in maniera accurata come le rughe del suo viso e questo film è un ennesimo capolavoro di minimalismo e poetica cinematografica.